Scorpi Olivares Vivos
SIAMO OLIVICOLTORI DI CAMPAGNA CONSERVAZIONISTI
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Biodiversità
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Produttività
OLIVARES VIVOS
INSIEME PER RIPRISTINARE LA BIODIVERSITÀ NEGLI OLIVETI
L'OLIVETO: UN HOTSPOT DI BIODIVERSITÀ
IN EUROPA
La coltura dell’olivo, per le sue estensioni, la sua importanza sociale ed economica e il suo valore ambientale, è una risorsa strategica per l’Unione Europea. Copre quasi 5 milioni di ettari in tutta questa comunità di Paesi ed è una delle colture principali in Spagna, Italia, Grecia e Portogallo, raggiungendo il suo apice in regioni come l’Andalusia e la Puglia. Inoltre, impiega migliaia di lavoratori – sia nei campi che nell’indotto -, contribuisce a una percentuale significativa del PIL agricolo di questi Stati e l’olio d’oliva è diventato un marchio nazionale in ciascuno di essi.
È inoltre la coltura più rappresentativa dell’ecoregione del bacino del Mediterraneo, la regione europea più importante per la conservazione della biodiversità su scala globale. Grazie alla sua natura permanente – a differenza dei seminativi – e alle migliaia di anni di coltivazione, la flora e la fauna di questa regione non solo si sono evolute insieme all’olivo, ma vi hanno persino trovato un rifugio. Lo si può vedere a occhio nudo, osservando il gran numero di oliveti presenti nelle aree della Rete Natura 2000 o coltivati intorno ad esse.

La causa principale di questa condizione è rappresentata dalla ricerca della massima produzione possibile, in quanto per decenni è stata la strada indicata dalle amministrazioni e dagli stessi agricoltori come unico modo per ricercare la produttività delle proprie aziende. Ciò ha avuto conseguenze sulla produttività degli oliveti tradizionali, che oggi si trovano a competere con altre piantagioni più produttive o devono ricorrere all’uso di grandi quantità di fertilizzanti e pesticidi che hanno costi sempre più elevati.

LAVORARE A FAVORE DELLA NATURA AUMENTA LA PRODUTTIVITÀ DEGLI AGRICOLTORI
PER SVILUPPARE IL MODELLO È STATO REALIZZATO IL PIÙ GRANDE STUDIO AL MONDO SULLA BIODIVERSITÀ NEGLI OLIVETI

2015
IL PIÙ GRANDE STUDIO SULLA BIODIVERSITÀ DELL'OLIVETO

Un quarto del numero totale di uccelli della penisola iberica

Un quinto delle formiche della penisola iberica.

Un quinto delle formiche della Penisola Iberica e delle Isole Baleari

17% della flora vascolare andalusa
LO STUDIO È STATO COSÌ ESAUSTIVO DA PORTARE ALLA SCOPERTA DI

UNA NUOVA SPECIE VEGETALE
la Linaria qartobensis, trovata in un uliveto a Cordoba.

E UNA FORMICA RITENUTA ESTINTA NELLA PENISOLA IBERICA
la Aphaenogaster gemella.
I PIANI DI RIPRISTINO DELLA BIODIVERSITÀ SONO IN CORSO DI ATTUAZIONE
BIODIVERSITÀ NEGLI OLIVETI RI-MISURATA
In media, sono state recuperate più di 5 specie per gruppo di indicatori e la loro abbondanza è aumentata del 36% in soli tre anni. Quattro dei cinque gruppi di indicatori sono aumentati sia in termini di ricchezza che di abbondanza delle specie.